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#RESTOACASA e MI PROTEGGO
#RESTOACASA e MI PROTEGGO
Sì, ma come?
Insieme alle tante indicazioni che ci sono arrivate per contrastare la diffusione del virus, tra cui lavarsi le mani, mantenere le distanze con le altre persone e uscire il meno possibile, ne manca una, forse la più importante: agire in modo proattivo per potenziare le difese immunitarie.
Il sistema immunitario ci protegge da milioni di anni contro attacchi batteriologici come quello attualmente in corso, ma bisogna prendersene cura. Non c’è dubbio che qualsiasi invasore per farsi largo all’interno del nostro corpo abbia bisogno di trovarsi la strada spianata ma, se attuiamo le giuste strategie, possiamo rendergli davvero la vita difficile. Ostacolare e combattere gli invasori con i mezzi che la natura ci ha fornito: ecco il tassello mancante (o forse implicito) tra le tante indicazioni fornitoci.
Abbiamo a nostra disposizione, senza saperlo, meccanismi diversi e molto potenti.
Uno dei meccanismi di difesa più importanti è senza dubbio la flora batterica. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato i possibili effetti benefici dei nostri batteri buoni sulla risposta immunitaria antivirale. Questi batteri fanno comunemente parte della cosiddetta “flora batterica” del corpo, oggi meglio definita come “microbiota“. A livello respiratorio, è stato dimostrato che i batteri buoni rappresentano una valida linea di difesa contro i virus influenzali. I virus che si sono fatti largo nel nostro organismo, infatti, prima di attaccare le nostre cellule, attaccano i batteri della flora intestinale. Questo, riducendo l’impatto diretto di tali virus sull’organismo, genera un potenziamento della reazione immunitaria e una limitazione dei danni prodotti sull’intero organismo. È quindi importante potenziare questa innata risorsa. Come? Mangiando cibi poco processati, freschi, fermentati, senza addittivi ed il più possibile naturali.
Il nostro organismo è inoltre in grado di produrre sostanze antivirali potenti, anzi, potentissime. Queste entrano in gioco quando il nemico è alle porte. Una delle più potenti è l’interferone. L’interferone è una glicoproteina solubile, appartenente alla famiglia delle citochine. L’interferone viene prodotto dalle nostre cellule nel corso di infezioni virali, ovvero quando sono colpite da virus, come risposta fisiologica dell’organismo. La sua azione protettiva, ottenuta attraverso il blocco dell’RNA messaggero virale, non giova solo alle cellule che lo producono, ma si estende anche a quelle non infettate, con una produzione specie-specifica, non virus-specifica. Questo significa che, una volta indotto, l’interferone è in grado di svolgere il suo effetto protettivo nei confronti di vari tipi di virus, proteggendoci naturalmente.
Le nostre cellule, però, producono l’interferone ad una condizione: essere sufficientemente in salute e vitali. Se, per esempio, le cellule risultano danneggiate da uno stile di vita poco rispettoso, la loro capacità di produrre interferone potrebbe essere compromessa.
Tra i metodi più semplici ed efficaci per rafforzare, potenziare e sostenere il nostro sistema immunitario troviamo l’alimentazione. Una corretta alimentazione, infatti, permette alle nostre cellule di funzionare al meglio e di produrre tutte le sostanze difensive di cui potremmo necessitare, oltre che a fornirci direttamente alcuni antivirali naturali. La vitamina C, per esempio, è un antiossidante di prima qualità. Si ritiene infatti che potenzi l’azione di globuli bianchi, anticorpi e interferone, impedendo ai virus di svilupparsi.
Potenziare le difese immunitarie può aiutare l’organismo a resistere all’aggressione virale.
Tra gli alimenti più potenti in natura in grado di sostenerci e supportarci troviamo l’aglio, gli spinaci, i broccoli, lo yogurt, i funghi, la cannella e il tè Pu-Erh.
L’aglio, per esempio, grazie al suo contenuto di allicina, stimola l’organismo a reagire: basta ingoiarne un pezzettino crudo, allo stesso modo di una pillola, per ottenerne tutti i benefici. Gli spinaci, invece, come altre verdure a foglia verde, sono ricchi di vitamine (A, B9, C e K) e sali minerali (calcio, ferro e magnesio), caratteristiche che rendono questi alimenti dei validi alleati per il nostro sistema immunitario. Anche le crocifere come i broccoli, oppure lo yogurt, sono alleati del nostro sistema immunitario, offrendo supporto alla flora batterica intestinale che, come abbiamo visto prima, è fondamentale per le difese immunitarie.
La presenza di selenio e beta-glucano (immunostimolante che attiva diversi tipi di globuli bianchi) rende i funghi un altro alimento utile per stimolare le difese immunitarie. Molto apprezzati in tal senso sono gli Shiitake. Gli amanti delle spezie possono utilizzare anche la cannella, mentre chi preferisce gli infusi può consumare una o più tazze al giorno di tè Pu-Erh.
Abbiamo inoltre a disposizione una serie di integratori naturali per potenziare le nostre difese, tra cui la papaya fermentata, l’echinacea, le vitamine B6 e B12, la vitamina C, lo zinco e la vitamina D.
La papaya fermentata è il prodotto della fermentazione della papaya, un frutto tropicale ricchissimo di antiossidanti, vitamine e minerali. La fermentazione di frutto permette di arricchirla ulteriormente con nuovi componenti che agiscono come veri e propri “spazzini” di radicali liberi oltre che ad ottimizzare le funzioni del sistema antiossidante. Tra questi troviamo selenio e flavonoidi, i quali si potenziano grazie al processo di fermentazione garantendo una straordinaria efficacia antiossidante e di sostegno delle naturali difese dell’organismo.
La papaya fermentata risulta così essere un valido alleato nella lotta contro i radicali liberi e un ottimo coadiuvante in caso di stress psicofisico e affaticamento provocato dall’abbassamento delle naturali difese dell’organismo.
Un altro potente integratore naturale è l’estratto di echinacea. Questo è molto utilizzato per il trattamento e soprattutto per la prevenzione di vari malanni, in particolare per i bambini, gli anziani e i pazienti immunocompromessi. L’echinacea, infatti, è nota per le sue proprietà antimicrobiche e per la capacità di migliorare la resistenza del sistema immunitario. Risulta quindi essere particolarmente utile contro i patogeni, come virus e batteri, che causano raffreddore e mal di gola. L’echinacea, inoltre, stimola la crescita della flora intestinale, e la sua associazione ad integratori probiotici ne potenzia l’efficacia.
Tra le vitamine importanti per il nostro benessere spiccano le vitamine B6 e B12, principali responsabili del supporto immunitario. La vitamina B6 sostiene infatti le reazioni biochimiche nel sistema immunitario. Per questo motivo una sua carenza potrebbe causare una riduzione della risposta dei globuli bianchi. La vitamina B12, invece, supporta la divisione cellulare e la fisiologica crescita dei globuli bianchi.
La vitamina C, in particolare, deve essere assunta in quanto essenziale. Questo significa che il nostro organismo non è in grado di produrla autonomamente. Diverse cellule del sistema immunitario accumulano vitamina C e necessitano di questa vitamina per svolgere i loro compiti. Evidenze scientifiche dimostrano come l’assunzione di vitamina C abbinata allo zinco migliorino i sintomi e accorcino la durata delle infezioni del tratto respiratorio, compreso il comune raffreddore.
Ultima ma non ultima, la vitamina D. Questa vitamina è cruciale per l’attivazione del sistema immunitario: senza di essa, infatti, le cellule T non sarebbero in grado di reagire e combattere le infezioni più gravi che minacciano l’organismo. Secondo il modello immunologico attuale, per poter proteggere il corpo dalla minaccia di virus e batteri, le cellule T del sistema immunitario devono in primo luogo essere esposte a tracce dell’agente patogeno. Ciò avviene quando queste vengono “presentate” da altre cellule immunitarie dell’organismo, i macrofagi. Le cellule T si possono cosi legare al frammento patogeno e dividersi continuamente dando luogo a centinaia di copie identiche, tutte specializzate nel riconoscere e nel distruggere lo stesso agente esterno. Quando una cellula T è esposta ad un agente patogeno, espone un dispositivo di segnalazione noto come recettore per la vitamina D: ciò significa che la cellula T deve avere a disposizione la vitamina D, o l’attivazione cesserà. Se le cellule T non riescono a trovare sufficiente vitamina D nel sangue, non inizieranno mai ad attivarsi.
L’alimentazione è essenziale, ma non è l’unica strategia che possiamo mettere in atto per innalzare le nostre barriere protettive. Vi sono infatti alcuni comportamenti e abitudini, legati principalmente al nostro stile di vita, che fortificano il sistema immunitario.
Tra questi troviamo l’attività fisica, la meditazione e la crioterapia.
Muovere il proprio corpo significa onorarlo e rispettarne i ritmi, avere in grande considerazione la conoscenza di se stessi, non solo dal punto di vista muscolare oppure osteoarticolare, ma anche in relazione al benessere dei tessuti. Spesso, infatti, si dimentica che il benessere degli organi interni dipende anche dalla nostra capacità di lasciar andare tossine, di liberarcene in modo efficace. La natura di molti stati infiammatori si lega proprio a questa difficoltà di smaltimento. Praticare attività fisica in modo regolare e costante abbassa il rischio di contrarre virus respiratori e aumenta in generale le difese immunitarie del corpo. Bisogna però ricordare di non improvvisarsi atleti, perché con sbalzi improvvisi si potrebbe sottoporre l’organismo ad un forte stress. Meglio programmare, pianificare, anche in funzione degli obiettivi sul lungo e sul medio periodo. L’attività fisica non è quindi la cura di tutti i mali ma, sicuramente, se eseguita nei modi e tempi corretti, è un nostro grande alleato.
Dal benessere del corpo a quello della mente: un recente studio ha confermato che, dopo aver ricevuto una formazione settimanale di meditazione per 8 settimane, 48 lavoratori nel settore delle biotecnologie avevano livelli di anticorpi significativamente più alti rispetto al gruppo di controllo (colleghi che non meditavano) e livelli più alti rispetto a prima dello studio.
La meditazione genera infatti un aumento dell’attività elettrica della corteccia prefrontale, nell’insula anteriore destra e nell’ippocampo destro, tutte regioni del cervello che controllano le emozioni, la consapevolezza e l’ansia. Queste sono anche le aree che fungono da centro di comando del sistema immunitario e, se stimolate, fanno funzionare il sistema immunitario in modo più efficace.
Infine, vi è una pratica che unisce corpo e mente, agendo su entrambe simultaneamente in maniera potente ed efficace: la crioterapia. Dal greco antico Kyros, letteralmente significa ‘cura del freddo’. Dai tempi di Ippocrate agli antichi romani, l’utilizzo del Freddo è da sempre un incredibile strumento utilizzato per raggiungere il benessere esteriore ed interiore. L’esposizione al freddo, infatti, riduce lo stato infiammatorio dell’intero organismo, migliora l’efficienza metabolica, innalza i parametri vitali, aumenta la produzione dell’ormone della crescita (GH) e provoca il rilascio di endorfina e dopamina, ormoni responsabili del buon umore. Vi sono varie metodologie per la cura del freddo, dalla crioterapia total body, un’esposizione performante ed efficace, alla doccia fredda, un metodo ‘fai da te’. Una semplice doccia fredda, infatti, può rivelarsi tanto piacevole quanto terapeutica, se affrontata con la giusta consapevolezza.
Questi semplici strumenti se adottati in modo costante, permetteranno al nostro organismo di prevenire e contrastare gli insulti esterni, come virus e batteri, ma anche di rendere il nostro corpo più forte, più sano e più longevo. In poche parole, l’unione sinergica di questi elementi ci permetterà di essere al meglio delle nostre possibilità, qui ed ora.
Dr.Massimo Gualerzi
Medico Cardiologo
Co-founder e direttore Scientifico The Longevity Suite